Benvenuta! Sono lieta di presentarti il mio calendario dell’Avvento che quest’anno è dedicato alle più belle tradizioni di Natale. Un mix di usanze del passato e piccoli rituali più moderni per vivere con lentezza l’atmosfera unica di questi giorni di attesa. Un’atmosfera ovattata al profumo di cannella, mela e spezie natalizie, dove il silenzio è interrotto solo dalle vecchie canzoni o dai film con cui siamo cresciute e che non smetteremmo mai di guardare.
Come vuole la tradizione, ogni giorno fino a Natale svelerò il contenuto di una casellina. Le caselline appariranno magicamente con il passare dei giorni quindi torna a trovarmi!
Sembrerà scontato ma la prima tradizione natalizia è: “il calendario dell’Avvento”. Per i bambini è un appuntamento imperdibile, in fondo aprire una casellina ogni giorno è come ricevere un regalo. Ma perché non farlo anche per noi?
A me piace comporlo con delle bustine dentro cui inserisco una frase bella, una poesia di Emily Dickinson, un cioccolatino, una candelina, un tè speciale… Poi le mischio come un mazzo di carte e aggiungo un cartellino o un’etichetta con il numero del giorno. Quando aprirò la bustina ci sarà sempre una piccola coccola a sorpresa ad attendermi.
Altri calendari che mi piacciono: “Calendario dell’Avvento letterario” di Impressions chosen from another time.
A domani!
I libri e i racconti sul Natale sono una delle mie tradizioni preferite. Mi catapultano esattamente in quel mondo che tanto mi piace.
I libri che ho acquistato quest’anno (li sto ancora leggendo ma mi piacciono già tantissimo):
- Un buon vecchio Natale di Washington Irving
- Natale nelle terre gelate di Charles Dickens (raccolta di racconti)
- Un sogno di Natale, e come si avverò di Louisa May Alcott (raccolta di racconti)
- A Jane Austen Christmas di Carlo DeVito
- Un Natale tutto per sé (raccolta di racconti di varie scrittrici tra cui anche Louisa May Alcott e Katherine Mansfield)
Poi, il libretto illustrato Christmas Joy di Susan Branch che ho da almeno 13 anni. È un manuale di cose belle da fare in lentezza. Fu amore a prima vista quando lo trovai in una libreria in Canada, mi sembrava pieno di magia e conteneva esattamente la mia idea di Natale.
Buone letture natalizie! A domani!
La tradizione di oggi è: “Scrivere i biglietti di auguri di Natale”.
I biglietti di auguri di Natale non sono mai stati una tradizione nella mia famiglia. Ho iniziato ad apprezzarli dopo essere stata negli Stati Uniti. Lì sono davvero una tradizione.
Facendo un po’ di ricerche, ho scoperto però che l’idea di scrivere i biglietti di auguri nasce e si diffonde in Inghilterra a partire da metà ‘800. A quell’epoca i biglietti di Natale erano in realtà cartoline di Natale e i soggetti spesso non erano per nulla natalizi. I biglietti di auguri come li conosciamo noi oggi e quindi piegati a metà e spediti in una busta chiusa risalgono a metà del ‘900.
In ogni caso, per me scrivere e ricevere biglietti di auguri o cartoline nella posta è sempre davvero bello, ma questo lo sai già!
A domani!
Andrea, colui che mi sopporta da qualche anno ormai, dice che quando arriva il freddo e quando le giornate si accorciano, tiro fuori il mio cestino di gomitoli e ferri e mi metto a sferruzzare. In effetti ha ragione! Non sono bravissima, ma lavorare ai maglia mi affascina. Lo vedevo fare a mia mamma quando ero piccola e i suoi maglioni sono ancora un ricordo molto vivo nella mia memoria.
Quest’anno ho anche creato una collezione di biglietti di auguri e cartoline ispirate ai motivi festivi e un po’ vintage dei maglioni natalizi.
Mi piace tanto anche sfogliare questo libro di Arne & Carlos. Tra uno schema e l’altro di palline di Natale in lana ci sono foto bellissime e i loro ricordi legati al Natale.
A domani!
Il “Lily Christmas blend” è il mio tè di Natale. Una miscela di spezie e frutta che sa esattamente ricreare l’atmosfera di Natale. Trovi tutti gli ingredienti e il procedimento sul post dedicato. Nelle risorse in fondo alla pagina puoi scaricare i tag per il tè di Natale e per i tuoi regali.
A domani!
La tradizione di questa casellina è “Scrivere la lettera a Babbo Natale”, una tradizione completamente dedicata ai bambini e al loro modo unico e magico di vivere questi giorni di attesa. Ho sempre pensato che scrivere una lettera a Babbo Natale fosse una pratica relativamente recente. Ed invece ho scoperto che in altre parti del mondo è una tradizione che dura ormai da inizio ‘900.
Qui in Italia, le lettere possono essere imbucate come posta normale nelle cassette della posta oppure portate negli uffici postali dove i bambini possono trovare una cassetta speciale. Le Poste garantiscono di inviare una lettera di risposta a tutti i bambini che parteciperanno. Tutte le informazioni sono sul sito dedicato, dove trovi anche l’elenco degli uffici postali con la cassetta della posta natalizia. Sul mio shop trovi anche il template di lettera e busta da scaricare e stampare.
A domani!
Dopo il mio tè (casellina 5 dicembre), oggi vorrei parlarti delle tradizionali bevande natalizie. Eggnog, vin brulé (e mela brulé), punch di mela e wassail punch sono le bevande che accompagnano da secoli le fredde giornate di dicembre. Molte hanno origini medievali come il vin brulé e il wassail punch mentre l’eggnog risale al 18° secolo. Chissà se la nostra cara Jane Austen lo abbia mai bevuto!
L’eggnog è il mio esperimento di oggi. La mia è una versione vegan e più moderna del tradizionale eggnog che viene fatto con liquore, uova e latte. Posso comunque confermare che è particolarmente corroborante anche in questa versione. Ho seguito la ricetta di Simple Vegan Blog ma riproverò a farlo sostituendo il latte di cocco con il latte di mandorla. Ti consiglio di berlo caldo e con una dose più che generosa di cannella!
A presto con il wassail punch e a domani con un’altra casellina!
P.S.: se preferisci la ricetta classica, qui trovi quella di Martha Stewart
Hai presente la stufa della nonna con il piano in ghisa su cui cuocere arrosti, far sobbollire il ragù e cucinare tutte le cose buone che solo una nonna può fare? Lì sopra ci starebbe benissimo un pentolino di latta smaltata con dentro un mix di spezie, frutta ed erbe per diffondere in tutta casa il profumo del Natale.
Non c’è una vera e propria ricetta, ma per iniziare puoi seguire le indicazioni di How sweet eats.
Io mi sono permessa di fare subito qualche piccola variazione e ho usato questi ingredienti:
- Acqua
- Buccia d’arancia
- Buccia di mela (così la mela si può utilizzare nella torta di mele)
- Cannella in stecche spezzate a mano
- Chiodi di garofano
- Anice stellato
- Zenzero fresco a fettine
- Cardamomo in bacche
- Pepe nero in grani
- Rosmarino
- Polvere di arancia
Ho messo tutto nel pentolino che ho poi lasciato sobbollire lentamente sul fuoco (l’ideale sarebbe poterlo mettere sul piano di ghisa della stufa).
Credo sia esattamente il profumo perfetto per accompagnare le giornate di dicembre magari in compagnia di un libro o delle amiche più care.
A domani!
Ci sono tanti gesti che considero “atti di gentilezza gratuita”, quei gesti fatti con l’unico scopo di praticare la gentilezza e senza aspettarsi nulla in cambio. Scrivere cartoline per me è uno di quei gesti. Arrivano inaspettatamente e in lentezza. Trovarle tra la posta è sempre una piccola gioia e a Natale ancor di più.
Chiunque può scrivere cartoline a chiunque, anche ad estranei. I progetti che più mi piacciono a tale scopo sono:
- #Ricordiincartolina di @openbijoux
- #Ayearinapostcard di @ayearinapostcard
- Postcrossing.com attraverso cui puoi iniziare subito a scrivere cartoline in giro per il mondo (ne ho parlato anche qui)
Adoro anche il progetto “Gocce gentili” di Tulimami e i pacchetti anonimi di “Dear stranger” che la stessa Anna menziona.
C’è davvero tanto tra cui scegliere per regalare un piccolo sorriso e per iniziare una nuova tradizione natalizia!
Se hai altri progetti da segnalarmi, fammi sapere!
A domani!
P.S.: le cartoline nella foto fanno parte della mia nuova collezione ispirata ai motivi festivi dei maglioni natalizi, le trovi nel mio shop.
Un pomeriggio tra amiche, in sottofondo ci sono le note delle canzoni di Natale e l’aria sa di agrumi e spezie. L’atmosfera perfetta per preparare insieme la gingerbread house!
Io ho seguito la ricetta dei biscotti gingerbread vegan di Wallflower Kitchen. Anziché tagliare l’impasto a forma di biscotti ho ricavato i vari pezzi che costituiscono la casetta. Con la ghiaccia reale in versione vegan prevista nella ricetta ho assemblato e decorato il tutto. È davvero molto divertente!
Se preferisci una ricetta davvero tradizionale (e molto vittoriana!) del vero gingerbread ti consiglio il video di English Heritage.
Lo sapevi che la gingerbread house deriva da una ricetta molto antica? In origine era molto più simile ad un pane più che ad un dolce ed era fatta con zenzero, miele, briciole di pane e spezie. Anche l’omino di pan di zenzero non è per nulla moderno, a quanto pare era già presente alla corte di Elisabetta I, interessante, vero?
Buona gingerbread house!
A domani!
Con l’arrivo dell’inverno e della neve è una buona pratica lasciare del cibo per gli uccellini selvatici. In giardino noi abbiamo una piccola mangiatoia già abbastanza frequentata ma visto che quest’anno ho rubato loro molte bacche, ho preparato delle tortine di semi da appendere agli alberi.
Le tortine sono fatte con un mix di semi specifici per uccellini selvatici (si trova nei negozi di articoli per il giardino e l’orto) e dello strutto. Il procedimento è molto semplice: si lascia a temperatura ambiente lo strutto fin tanto che non diventa morbido (lo si può anche sciogliere leggermente a bagnomaria per velocizzare l’operazione). Allo strutto si aggiunge il mix di semi e si fa amalgamare per bene. Le proporzioni sono circa di 250g di strutto e 700/800g di semi. Si preleva poi un po’ di impasto si fa passare un cordino e si chiude tutto fino a formare una pallina. Si posso anche utilizzare stampi per i biscotti per dare forme diverse. Le palline si induriscono con il freddo.
Perché mai dare da mangiare agli uccellini selvatici? Perché non sempre hanno a disposizione molto cibo (l’estate secca non ha aiutato); perché è sempre bello vederli in giardino; perché sono dei validi aiutanti contro insetti e lumache.
È una perfetta tradizione di Natale perché è proprio questo il periodo giusto per preparare e appendere le tortine, così gli uccellini avranno tutto il tempo di individuarle e usufruirne!
A domani!
Non è detto che per tutte noi le vacanze di Natale siano sinonimo di serenità, momenti allegri con la famiglia e riposo. Spesso occorre rivedere i parenti che immancabilmente amano criticare chi siamo, cosa facciamo e dove andiamo. Ed ecco allora la soluzione: il kit d’emergenza per le vacanze natalizie da portare con noi se andiamo in trasferta dai genitori o da regalare alle amiche che più ne hanno bisogno! Il kit va composto con le cose che più ci fanno stare bene ad esempio:
- la ricetta dei biscotti al cioccolato
- bei libri (vedi casellina n°2)
- candele (nel mio kit c’è la Bourbon di Cera una bolla)
- una bella tazza
- cioccolato o cioccolatini
- il tè di Natale (vedi casellina n°5)
- cartoline da scrivere alle amiche lontane
- calzini speciali come quelli di Un Peu Sauvage, ad esempio
- crema per le mani
- un quaderno, per rifugiarsi nelle parole scritte e scollegarsi per un attimo dal mondo
- gomitoli e ferri per lavorare a maglia
Tu cosa metteresti nel tuo kit d’emergenza?
A domani!
Felice Santa Lucia! A Forlì, la città più grande e più vicina a casa mia, oggi è il giorno della fiera dei torroni e dei dolciumi. È una fiera molto importante che si estende per le vie principali del centro. Mi ricordo che da ragazzina, prima di tornare a casa dopo la scuola, facevo sempre un giro tra le bancarelle e compravo il torrone per mia nonna a cui piaceva davvero tanto.
E proprio in onore di Santa Lucia, la casellina di oggi è dedicata ai regali homemade perché Santa Lucia in molte parti d’Italia è considerata colei che, ancor prima di Babbo Natale, portava i doni ai bambini.
Tra i regali homemade che preferisco ci sono i vasetti con gli ingredienti per un dolce o per una golosa cioccolata in tazza. Sono semplicissimi da preparare ma altrettanto graditi, soprattutto in quei momenti in cui serve una piccola coccola.
Anche il mio tè (casellina n°5) può essere regalato in un bel vasetto, magari confezionato con un infusore e un tag personalizzato (i tag sono disponibili in fondo alla pagina nella sezione risorse).
Ma ti consiglio di provare anche il mix per la cioccolata in tazza, trovi la ricetta sul blog di Petitpatisserie. Tra l’altro sarebbe perfetto anche per il Kit d’emergenza per le vacanze natalizie (casellina n°12).
A domani!
Cosa c’è di più tradizionale della ghirlanda di Natale?
Appesa alla porta o alle finestre, la ghirlanda è un invito a far entrare lo spirito del Natale dentro casa e a portare gioia e fortuna.
Da grande fan del Natale, nonché delle tradizioni natalizie europee ed anglosassoni, ho sempre composto e appeso la mia ghirlanda in casa o al portone d’ingresso. Le mie ghirlande all’epoca erano fatte partendo da una base di abete a cui poi agganciavo bacche e decorazioni.
Ma quest’anno ho optato per una versione più semplice visto che qui non abbiamo abeti.
La base è un intreccio di rami di vite a cui ho aggiunto sempreverdi e bacche. Non può essere certo considerata un’opera floreale di alto livello ma ha tutti gli ingredienti indispensabili:
- biancospino per un po’ di speranza
- rosa canina per un po’ di poesia
- edera per l’amicizia
- …
Ma mi fermo qui perché oggi c’è un appuntamento super speciale con la mia rubrica sul linguaggio dei fiori. Lì potrai trovare piante e fiori tipici di questa stagione e i loro messaggi segreti.
Ti rimando al post dedicato che trovi qui.
A domani!
“Natale non sarà Natale senza regali” – L. M. Alcott
E un regalo non è un vero regalo se non è bene impacchettato, non trovi? È difficile da credere, ma impacchettare i regali è una tradizione molto recente. Menomale che qualcuno accidentalmente ha pensato di rivestire i regali con della carta speciale!
Oggi trovi anche un post con qualche semplice idea floreale per impacchettare i regali e comunicare messaggi segreti. Trovi tutto qui.
A domani!
Una casellina tutta speciale oggi!
Nel lontano 16 dicembre 1775 nasceva la nostra cara Jane Austen, colei che ha scritto molti dei nostri romanzi preferiti.
Per renderle omaggio nel mio piccolo, dedico questa casellina al riscoprire le vecchie tradizioni, quelle che la stessa Jane osservava insieme alla famiglia. Certo, ci vorrebbe molto di più di una semplice casellina ma cercherò comunque di fare un piccolo viaggio indietro nel tempo.
All’epoca di Jane Austen, il Wassailing era ancora una tradizione molto rispettata. In origine, era una tradizione legata ai coltivatori di mele che durante l’inverno cantavano canzoni intorno agli alberi per scacciare gli spiriti cattivi. Il tutto era accompagnato dal Wassail punch, una bevanda calda a base di mele. La tradizione nel tempo si è poi un po’ trasformata ma l’idea di cantare vecchie canzoni e bere il punch è ancora presente. Nella mia playlist natalizia trovi una canzone tradizionale del Wassailing.
Il giorno di Natale oltre ad essere un giorno di festa, era anche l’inizio dei Twelve days of Christmas, un momento di festeggiamenti, balli, visite e giochi. Il tutto terminava nella Twelfth Night, quella che per noi è l’Epifania.
Decorare casa era già in uso all’epoca ma mai prima della vigilia di Natale, era considerato di mal augurio. I sempreverdi come agrifoglio, rosmarino, edera, alloro erano la base per le decorazioni dell’epoca, spesso intrecciati in ghirlande o nella tradizionale Kissing bough (di cui parlerò in una prossima casellina) o ancora, messi a decoro di scale e davanzali delle finestre.
Sempre nella giornata della vigilia, veniva anche scelto e tagliato lo Yule log un grosso tronco che avrebbe dovuto bruciare più a lungo possibile durante tutta la stagione delle feste. Ad accompagnare lo Yule log, c’era poi la Yule candle o anche detta Candela di Natale, una candela di grandi dimensioni che avrebbe dovuto illuminare le serate di tutti i dodici giorni di Natale.
Spero ti sia piaciuto questo piccolo e breve viaggio in alcune delle più belle tradizioni di Natale. Se ne sei affascinata ti consiglio la lettura di A Jane Austen Christmas di Carlo DeVito, un libro che trasporta immediatamente ai tempi di Jane Ausen e aiuta tanto a capire qualcosa in più della sua vita.
Grazie per aver letto fino a qui!
A domani con qualcosa di goloso!
P.S.: Non puoi proprio perdere la casellina di oggi di Impressions chosen from another time, è dedicata al Natale delle eroine di Jane Austen! Poi fermati a leggere anche tutte le altre che, come sempre, sono qualcosa di meraviglioso!
Un altro dolce tipico del periodo Natalizio: la mince pie!
La mince pie compare in molti romanzi tra cui anche in Orgoglio e Pregiudizio di Jane Austen. È una tortina dalle origini medievali, tradizionalmente a base di carne. La stella che ricopre il ripieno è a ricordo della stella cometa che guidò i Re Magi.
Secondo la tradizione andrebbe espresso un desiderio prima di mangiare la prima tortina della stagione e come buon augurio se ne dovrebbe mangiare una (in silenzio) per ognuno dei dodici giorni di Natale.
Io le ho fatte per la prima volta quest’anno e sono venute buonissime! In rete trovi molte ricette tradizionali e vegane, io ho seguito quella vegana dal sito della BBC.
Per un tuffo nella storia, ti consiglio la video-ricetta di English Heritage.
A domani!
La kissing bough è una ghirlanda speciale già molto popolare all’epoca di Jane Austen (vedi casellina n°16). È composta da due ghirlande di sempreverdi intrecciate una dentro l’altra. La base è fatta di rosmarino, agrifoglio e vischio a cui vengono aggiunti frutta, spezie e nastri. Come tutte le decorazioni è considerata di buon auspicio ma non andrebbe mai portata in casa prima della vigilia di Natale!
L’usanza di baciarsi sotto al vischio nasce proprio grazie alla kissing bough, da qui il nome.
Come tutte le ghirlande, richiede un po’ di tempo per essere composta, ma l’effetto è davvero unico e trasporta la tua casa indietro nel tempo.
Io ho seguito le indicazioni del video di English Heritage.
Buona kissing bough!
A domani!
Ritagliarsi un momento tutto per sé per vivere in lentezza questi giorni di dicembre è il modo migliore per gustare la magia del Natale. Questi momenti per me sono fatti di libri, film, attimi in giardino a respirare l’aria fredda di dicembre ed esperimenti con la mia flower press.
Ho preparato una lista di alcuni dei miei film preferiti da guardare in questi giorni, puoi scaricarla anche tu nella sezione risorse qui sotto. Alcuni film sono sulla mia lista dei desideri da un po’ di settimane ma credo abbiano esattamente l’atmosfera che più mi piace.
E tu quali film ami guardare e quali libri ami leggere a Natale?
Se vuoi qualche suggerimento riguardo ai libri vai alla casellina 2, lì trovi alcuni dei libri che sto leggendo in questi giorni.
A domani!
Cosa te ne pare di un vestito speciale per Natale? Non sarebbe bello festeggiare e allo stesso tempo sentire di essere appena uscite da un romanzo dei secoli passati? Non penso ad un abito pomposo, ovviamente, ma ad un abito sognante e con un pizzico di nostalgia, come quelli di Atelier sul Brenta o di Son de Flor con tasche magiche in cui nascondere libri e diari.
Credo possa contribuire a regalare un po’ di quella magia del Natale così come è stato per Anna dai capelli rossi. Ma di questo ne parla perfettamente la casellina n°1 di Impressions chosen from another time. Buona lettura!
A domani!
Dopo l’Eggnog alla casellina n°7, oggi vorrei parlarti di un’altra bevanda calda e corroborante per accompagnare le fredde serate di dicembre: il Wassail punch! Il Wassail punch è la bevanda consumata dopo il Wassailing, tradizione che abbiamo visto alla casellina dedicata al Natale di Jane Austen (n°16). È una bevanda molto antica a base di sidro di mele e spezie e tradizionalmente è servita in una grande ciotola che viene passata di mano in mano.
Ci sono tantissime ricette, alcune più moderne con brandy o sherry, ma quella che più mi ha convinta è questa dal sito “Make your own Victorian Christmas” che contiene tra l’altro tantissime tradizioni vittoriane.
Buon Wassail punch!
A domani!
Il mio calendario dell’Avvento sta ormai giungendo al termine, purtroppo!
Come per il Lily Christmas blend (casellina n°5) anche il Christmas pudding è una tradizione iniziata lo scorso Natale. È un dolce così particolare, non a tutti può piacere ma è davvero molto British e molto Victorian! La particolarità di questo dolce è che non va cotto in forno come tutti i dolci ma va bollito o cotto al vapore. Questo lo rende conservabile per lungo tempo tant’è che tradizionalmente viene preparato nella “Stir up Sunday”, la domenica prima dell’inizio dell’Avvento. Tutta la famiglia è coinvolta nella preparazione del pudding e a turno ognuno deve mescolare l’impasto in senso antiorario ed esprimere un desiderio. Quando il pudding è pronto, vengono inseriti vari oggetti all’interno, ad esempio: una monetina per la ricchezza, un anello per il matrimonio e una piccola ancora a simboleggiare un porto sicuro.
La mia ricetta preferita è quella di Wallflower Kitchen. Non è la ricetta tradizionale ma è una versione vegan con aggiunta di cioccolato e arancia. Per una versione molto classica ti consiglio la video ricetta di English Heritage (trovi gli ingredienti e le quantità nelle note del video).
Il mio pudding è già pronto, non mi resta che aggiungere la copertura di cioccolato il giorno di Natale!
A domani!
La colazione è la parte della giornata che preferisco. Le mie colazioni spesso sono dei piccoli rituali di lentezza fatti di libri, riviste o cartoline.
Questa casellina vuole essere un vero invito alla lentezza in questi giorni frenetici in cui siamo assorbite dai preparativi. Eccoti quindi il mio menù per la colazione:
- Cappuccino oppure Eggnog (casellina 7) oppure tè homemade (casellina 5)
- Mince pies (casellina 17)
- Pancakes vegan secondo la ricetta di Petit Patisserie
- Una buona dose di libri (casellina 2)
- Canzoni natalizie (trovi la mia playlist qui sotto tra le risorse)
- Profumo di Natale nell’aria (casellina 8)
Buona colazione lenta!
A domani!
Nel giorno della vigilia di Natale di fine ‘700 c’era molto da fare a casa Austen. Jane e sua sorella Cassandra oggi sarebbero uscite di casa con dei cestini intrecciati alla ricerca di sempreverdi e qualche fiore per decorare casa. Molto probabilmente avrebbero raccolto agrifoglio inglese, edera, alloro, rosmarino e frutta e fiori da qualche vicino di casa dotato di serra calda. Tornate a casa avrebbero intrecciato il loro bottino in ghirlande e kissing boughs (casellina 18) e appeso rami qua e là sulle scale o alle finestre.
Questa era la tipica attività della vigilia perché decorare casa prima del 24 era considerato di cattivo auspicio.
Buona ricerca di sempreverdi e buona vigilia!
A domani!
Ti auguro di trascorrere una buonissima giornata di festa in totale armonia con le persone a te più care. Se ciò non dovesse succedere puoi sempre rifugiarti in un buon libro o in un film!
Spero tanto che questo mio piccolo appuntamento quotidiano in questi giorni di dicembre ti sia stato di compagnia e ti abbia regalato un po’ di magia e lentezza. Per me è stato un vero piacere e una piccola sfida perché da brava introversa temo sempre di essere un po’ invadente.
Grazie per esserci stata, per aver aperto e letto le mie caselline e per aver testato qualche mio suggerimento.
Un buonissimo Natale e a presto con nuove avventure!
Risorse e altre cose belle
- La mia playlist “Un Natale di tradizioni” (cosa sarebbe il Natale senza canzoni natalizie?)
- Il mio calendario dell’Avvento per i bambini e il template della lettera a Babbo Natale
- La bacheca “Tradizioni di Natale” su Pinterest
- Il mio shop con tutta la mia cartoleria di Natale e non solo
- I tag per il tè di Natale e per impacchettare i regali, scarica il PDF gratuitamente
- La lista dei film di Natale, scarica il PDF gratuitamente
9 dicembre 2017 at 18:01
Claudia, questo calendario dell’avvento è strepitoso! Una gioia aprire le caselline e trovarvi ogni volta bellissime parole e fotografie. Mi sembra di essere ritornata bambina.
Con affetto,
Ilaria
10 dicembre 2017 at 12:06
Ilaria, grazie mille! È un piacere sapere che ti piace! A me piace tanto comporre ogni giorno una nuova casellina.
Grazie di cuore! <3
Claudia
11 dicembre 2017 at 18:38
Tutto bellissimo…
11 dicembre 2017 at 18:48
Ti ringrazio tanto Anna Maria!
Torna anche i prossimi giorni per altre caselline! 😉
Grazie ancora!
Claudia