Un sepalo ed un petalo e una spina
in un comune mattino d’estate,
un fiasco di rugiada, un’ape o due,
una brezza,
un frullo in mezzo agli alberi –
ed io sono una rosa!Emily Dickinson
Credo sia facile amare l’estate: le giornate sono più lunghe, il cielo più azzurro, il giardino sempre più fiorito e poi nell’aria c’è quel sapore particolare che suggerisce che tutto è possibile…
Per me non è stata un’estate facile, è stata così calda e soffocante e la siccità si è addirittura portata via alberi, cespugli e il verde intenso del prato.
Ma, nonostante tutto ciò, fortunatamente i fiori e i regali della natura non sono mancati. Questa estate è stata la stagione della mia amata rubrica #MessaggidaiFiori, un appuntamento settimanale con piante e fiori e i loro messaggi segreti. Ho adorato uscire in giardino a raccogliere ciò che la natura aveva da offrirmi con generosa costanza nonostante le condizioni meteorologiche.
Ho raccolto pervinche, cicorie, fiori di vitalba, fiordalisi, convolvoli, piselli odorosi e ho ricevuto in regalo peonie e iris. E adesso che le temperature sono scese drasticamente e le nuvole grigie coprono il blu del cielo ripenso a quei momenti con gioia e un pizzico di nostalgia. (#MessaggidaiFiori è anche una rubrica qui sul blog).
Mi sono lasciata trasportare dalle delicate parole di Charlotte de Latour, Emily Dickinson e Elizabeth von Arnim che mi hanno aiutata ad amare ancor di più i fiori e apprezzare lo scorrere delle stagioni nonostante tutto.
Ho adorato le colazioni in giardino sempre tra i miei amati fiori con la compagnia del canto festoso degli uccellini e di un buon libro, chiaramente. Di sicuro ne sentirò la mancanza ma saprò amare in egual misura anche le colazioni autunnali con la stufa accesa e la pioggia fuori dalla finestra.
“Non conosco modo migliore di incominciare una giornata densa di promesse per le ore a venire, se non con una colazione in giardino, sola con la tua teiera e il tuo libro! Eventuali ragnatele appiccicate all’anima dal giorno precedente vengono spazzate via con sorprendente rapidità; mai il tè e il pane tostato hanno tanto sapore come qui al sole; mai un libro fu così saggio e pieno di significato come quello aperto davanti a te.”
Elisabeth von Arnim
Agosto mi ha regalato un carico di more, scoperte durante una passeggiata estiva nei boschetti intorno a casa. Io e Andrea ne abbiamo raccolte così tante che addirittura ci siamo chiesti cosa avremmo potuto farne. E così, un po’ per caso è nata un’interessante conversazione su Instagram in cui ho ricevuto un sacco di idee e consigli su come utilizzarle e conservarle per l’inverno.
Le ho trasformate in una crostata super golosa, le ho essiccate per gli infusi invernali, le ho mangiate così com’erano direttamente dai rovi, le ho conservate per l’inverno e le ho trasformate in confettura (che è già finita!). Non vedo l’ora di miscelarle ad altri ingredienti negli infusi e sorseggiare un ricordo di questa estate anche quando “saran fuggiti i giorni estivi”.
L’estate è anche tempo di raccolto. Nei campi qui intorno a casa mia il colore principale in estate è l’oro dei cereali, principalmente grano e orzo. Non lontano da qui ci sono anche campi di girasole e sorgo. E l’orto è un tripudio di energia!
Non posso descrivere a parole quanto sia bello prendere un cestino, uscire in giardino, oltrepassare il piccolo ponte e raggiungere l’orto che è lì pronto ad offrire qualsiasi meraviglia: zucchine, ravanelli, bietole rosse, fagiolini, pomodorini… Potrei passare ore ad osservare le zucche nascoste dietro le foglie! Il nostro orto quest’anno è molto più piccolo ma è bordato da una splendida cornice di vecchi mattoni rosati che lo rende molto inglese e tanto piacevole alla vista.
È stata anche un’estate di mare e vacanze. Seppur io ami la campagna e la consideri il mio ambiente preferito, ogni tanto cambiare scenario è davvero curativo. Io, Andrea, Otto e Mopsy siamo stati al mare, cercando i luoghi meno frequentati e un po’ più selvaggi (per quanto possibile sulla riviera romagnola). Otto gradisce sempre tanto queste sorprese!
Pantelleria, invece, è stata la meta delle nostre vacanze di fine estate. Questa volta senza Otto e Mopsy. L’ambiente è così diverso là che sentirsi in vacanza è davvero più semplice. Le giornate sono trascorse veloci nonostante la nostra idea di vacanza slow. È stato tutto bello e buono, dall’osservare le onde infrangersi contro le rocce vulcaniche nelle giornate ventose, dai fanghi alle saune nella natura fino al cibo delizioso e ai profumi indimenticabili. Ho adorato i muretti a secco, i dammusi in pietra scura, la coltivazione della vite, i capperi e il mare incredibilmente blu!
Ho raccolto alcuni dei momenti più belli in questa gallery.
Cose belle che ci attendono in autunno:
- il foliage
- le passeggiate con gli stivali di gomma
- le sagre d’autunno
- le bacche
- i funghi, i tartufi e le castagne
- il profumo della legna che brucia nei camini degli altri
- le domeniche di pioggia
- …
Per te quali sono le cose belle che lasci con l’estate e le cose nuove che trovi con l’autunno?
Un libro da leggere
- Un’estate da sola di Elizabeth von Arnim
Fai ch’io per te sia l’estate
quando saran fuggiti i giorni estivi!
La tua musica quando il fanello
tacerà e il pettirosso!A fiorire per te saprò sfuggire alla tomba
riseminando il mio splendore!E tu coglimi, anemone,
tuo fiore per l’eterno!Emily Dickinson
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